ottica

Nel numero #039 del BOOM parliamo dei prismi e di come vengono combinate le componenti orizzontali e verticali per ottenere un prisma risultante con tanto di asse direzionale. Sarà sicuramente capitato nella pratica clinica di imbattersi nell’utilizzo di prismi, unità ottiche traslatrici di immagini, la difficoltà nella combinazione delle due componenti prismatiche, orizzontali e verticali, risiede proprio nel fatto che non si inserisce un prisma sovrapposto ad un altro ma viene calcolato un prisma risultante. Di seguito forniamo il semplice calcolo per ricavare il prisma risultante, un breve esempio e una tabella di facile consulto ed utilizzo. Questo genere di valutazione trova applicazione pratica nell'utilizzo e posizionamento del prisma press-on temporaneo. Alcuni software per l'ordine delle lenti oftalmiche utilizzano un tool di calcolo molto simile.

Per calcolare la componente di due prismi aventi posizioni orizzontali e verticali non bisogna far altro che utilizzare il teorema di pitagora da cui:

Vediamo un esempio pratico: